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Misure di definizione delle controversie: conciliazione agevolata e rinuncia agevolata in Cassazione

12 Gennaio 2023 |
Con la legge di Bilancio 2023 sono state introdotte ulteriori misure di definizione agevolata delle controversie tributarie con il duplice intento di smaltire il contenzioso pendente e offrire la possibilità ai contribuenti di definire le relative pendenze con il pagamento di somme in misura percentuale e agevolata.
Sommario
Il quadro d'insieme

La legge di Bilancio 2023 ha introdotto ulteriori misure di definizione agevolata delle controversie tributarie con il duplice intento di smaltire il contenzioso pendente e offrire la possibilità ai contribuenti di definire le relative pendenze con il pagamento di somme in misura percentuale e agevolata, considerato, altresì, lo sfavorevole contesto economico determinato dall'emergenza epidemiologica. Un primo impulso in tale direzione lo aveva già dato il legislatore con la legge di riforma dell'ordinamento e del processo tributario (L. 130/2022) e, in particolare, con l'art. 5 il quale consente ancora, entro il 16 gennaio 2023, ai contribuenti che non siano risultati integralmente soccombenti nei gradi di merito, di definire in via agevolata le liti fiscali pendenti innanzi alla Corte di Cassazione (da intendersi quelle con ricorso notificato entro il 16 settembre 2022) contro l'Agenzia delle Entrate, attraverso il pagamento di determinati importi:

  • il 5% del valore della controversia, fino a € 100.000, in caso di integrale soccombenza dell'Agenzia nei due gradi di merito;
  • il 20% in caso in caso di soccombenza dell'Agenzia, in tutto o in parte, in uno dei g...

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