Lorem Riviste

Nuove misure di contrasto all’apertura di partite IVA fittizie

03 Gennaio 2023 |
Marco Peirolo
La legge di Bilancio 2023 rafforza l'attività di presidio preventivo connesso all'attribuzione e all'operatività delle partite IVA. All'Agenzia delle Entrate si riconosce la possibilità di effettuare specifiche analisi del rischio, anche attraverso l'esibizione di documentazione tramite cui verificare l'effettivo esercizio dell'attività. Vengono, altresì, specificate le modalità con le quali, in seguito al provvedimento di cessazione, la partita IVA può essere nuovamente richiesta, nonché il regime sanzionatorio applicabile.
Sommario
Invito ad esibire la documentazione contabile

L'art. 1 c. 148-150 L. 197/2022 (Legge di Bilancio 2023) stabilisce che l'Agenzia delle Entrate, nell'ambito delle azioni di contrasto all'evasione e alle frodi e anche in virtù del potenziamento dell'Amministrazione finanziaria, implementa le proprie analisi al fine di introdurre idonei presidi atti ad evitare l'utilizzo di nuove partite IVA da parte di soggetti che presentano profili di rischio, soprattutto con riferimento alla realizzazione di frodi fiscali, spesso perpetrate attraverso la costituzione di ditte individuali o società di capitali a responsabilità limitata semplificata, caratterizzate da brevi periodi di operatività, finalizzate alla violazione di obblighi fiscali e contributivi, sottraendosi ad ogni attività di riscossione.

Il novellato comma 15-bis.1 dell'art. 35 DPR 633/72 si aggiunge ai presidi preventivi già esistenti, costituiti dalle istruttorie previste per il rilascio delle nuove partite IVA.

In particolare, è previsto che l'Agenzia delle Entrate, nell'ambito delle azioni di contrasto all'evasione e alle frodi, implementa le proprie analisi al fine di intercettare quanto prima nuove partite IVA a rischio, in...

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