Dottrina / Giurisprudenza commentata

Locazione: registrazione tardiva e autoriduzione del canone

19 Dicembre 2022 |
Roberta Seminara
È possibile porre a fondamento della risoluzione per inadempimento di un contratto di locazione la morosità sopraggiunta a lite iniziata? Come deve essere valutato il comportamento del conduttore che si attiene a norme dichiarate solo successivamente incostituzionali? La Cassazione chiarisce alcuni nodi problematici (Cass. 8 settembre 2022 n. 26493).
Massima

Le cause di risoluzione di un contratto di locazione per inadempimento del conduttore debbono preesistere al momento in cui la controparte propone la domanda giudiziale, con la conseguenza che, per quanto sia consentito al giudice, in una considerazione unitaria della condotta della parte, trarre elementi circa la colpevolezza e la gravità dell'inadempimento dalla morosità che si sia protratta nel corso del giudizio, egli non può mai prescindere dall'indagine primaria sulla sussistenza dell'inadempimento al momento della domanda.

Nella specie, la S.C. ha cassato la decisione che aveva confermato la risoluzione del contratto di locazione per inadempimento del conduttore, il quale, fino all'intimazione dello sfratto per morosità, aveva corrisposto il canone in misura ridotta , poi dichiarati costituzionalmente illegittimi, attribuendo rilievo, ai fini della richiesta risoluzione, alla complessiva morosità determinatasi anche successivamente alla proposizione della domanda, senza esaminare i profili di imputabilità del pregresso inadempimento.

Il contratto di locazione immobiliare tardivamente registrato dal conduttore sino al 16 luglio 2015 è valido ed efficace in quanto...

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