Dottrina / Schede d'autore

Attività agricole: disciplina civilistica

10 Maggio 2024 |
Studio Associato Tosoni

Le attività agricole sono disciplinate dal codice civile e si distinguono in attività agricole “principali” e “connesse”. Il corretto inquadramento sul piano civilistico è di primaria importanza anche per poter poi analizzare i profili fiscali. Importante è anche poi definire quali soggetti possono svolgere le attività agricole e le qualifiche con cui l'attività può essere svolta, vale a dire quella di coltivatore diretto e Imprenditore Agricolo Professionale. Tale ultime qualifica può essere acquisita anche dalle società.

Sommario
Inquadramento

L'art. 2135 c.c. dispone che è imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse. La stessa norma definisce cosa si intende per ciascuna di queste attività agricole; in particolare, per coltivazione del fondo, per selvicoltura e per allevamento di animali si intendono le attività dirette alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o animale, che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine. Si definiscono, invece, “connesse” le attività esercitate dal medesimo imprenditore agricolo, dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall'allevamento di animali, nonché le attività dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l'utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell'azienda normalmente impiegate nell'attività agricola esercitata, ivi comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrim...

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