Dottrina / Schede d'autore

Condotta antisindacale

29 Marzo 2024 |

Il datore di lavoro, ponendo in essere dei comportamenti che ledono l'esercizio di diritti connessi alla libertà e all'attività sindacale o ostacolano il libero esercizio del diritto di sciopero, potrà essere assoggettato alla procedura ai sensi dell'art. 28 L. 300/70.

Sommario
Inquadramento

La «condotta antisindacale» consiste in un comportamento, posto in essere dal datore di lavoro, volto ad impedire o limitare l'esercizio della libertà sindacale, dell'attività sindacale, nonché del diritto di sciopero. La giurisprudenza evidenzia, in particolare, che, per integrare gli estremi della condotta antisindacale, è necessario che il comportamento datoriale comprometta oggettivamente l'efficace espletamento del ruolo delle organizzazioni sindacali.

Lo Statuto dei Lavoratori ha previsto, sul punto, un apposito strumento giudiziale destinato alla repressione di tali condotte datoriali, che si prefigge di tutelare, nel concreto e in via d'urgenza, i diritti facenti capo alla parte sindacale.

Nella presente Scheda, dopo aver esaminato i profili caratterizzanti la fattispecie della «condotta antisindacale» ed evidenziato le diverse posizioni della giurisprudenza, verrà dato rilievo ai profili processuali individuati dalla norma statutaria.

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