Dottrina / Orientamenti giurisprudenziali
La prossimità tra locali commerciali e abitazione rende quest’ultima “ad uso promiscuo”30 Giugno 2023
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Il caso La vicenda sulla quale si è espressa la Suprema Corte, con la sentenza n. 5331/2023, riguardava un imprenditore individuale, destinatario di avvisi di accertamento per gli anni d'imposta dal 2007 al 2010 in materia di Irpef, Irap ed Iva. La pretesa fiscale era basata sulla documentazione extracontabile riscontrata all'esito di un unico accesso dei verificatori, svoltosi sia presso il locale di esercizio dell'attività commerciale, sia presso la privata abitazione del contribuente. Quest'ultima era infatti sita in prossimità dei locali commerciali (e più precisamente nello stesso fabbricato), nonostante le due unità immobiliari si affacciassero su vie diverse e fossero quindi riconducibili a distinti numeri civici. Tra i due locali non sussisteva inoltre alcun collegamento interno Contenuto riservato agli abbonati. |