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Il Decreto Lavoro è legge: quali le novità in materia di contratto a termine

04 Luglio 2023 |
Elena Cannone
Nuove causali legittimano il ricorso al contratto a tempo determinato oltre i 12 mesi e nel termine massimo di 24 mesi. Entro i primi 12 mesi il contratto può essere rinnovato, oltre che prorogato, senza le previste causali e nel calcolo dei 12 mesi si tiene conto dei soli contratti stipulati a decorrere dal 5 maggio 2023. Queste le novità introdotte dal Decreto Lavoro convertito in Legge.
Sommario
La conversione

È stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 3 luglio 2023 n. 153, la L. 85/2023 di conversione, con modificazioni, del DL 48/2023 recante “misure urgenti per l'inclusione sociale e l'accesso al mondo del lavoro” (c.d. Decreto Lavoro).

Con il Decreto Lavoro, tra gli altri, cambiano alcuni aspetti del contratto a tempo determinato (i cui effetti ricadono anche sui contratti di somministrazione a termine), rimanendo fermo il principio per cui la forma ordinaria del rapporto di lavoro è quella del rapporto a tempo indeterminato e che l'apposizione del termine è subordinata alla sussistenza di determinate condizioni. Fatta eccezione per i rapporti di durata non superiore a 12 giorni, detta apposizione deve risultare da atto scritto, altrimenti è priva di effetti.

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