23/06/2022 | La Redazione
Via libera dall'esecutivo ai decreti legislativi attuativi delle Direttive comunitarie relative a condizioni di lavoro trasparenti e equilibrio tra attività professionale e vita familiare. Il congedo parentale coperto da indennità al 30% passa da 6 a 9 mesi (Com. Stampa Min. Lav. 22 giugno 2022).
Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva gli schemi dei decreti legislativi che recepiscono le Direttive (UE):
- Dir. 2019/1158/UE relativa all'equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza, c.d. "caregivers", al fine di conseguire una più equa condivisione delle responsabilità tra uomini e donne e di promuovere un'effettiva parità di genere sia in ambito lavorativo, sia familiare;
-
Dir. 2019/1152/UE relativa a condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell'Unione europea.
Le novità per un migliore work-life balance
Lo schema di decreto di recepimento prevede:
- l'entrata a regime del nuovo congedo di paternità, obbligatorio e della durata di 10 giorni lavorativi fruibile dal padre lavoratore nell'arco temporale che va dai 2 mesi precedenti ai 5 successivi al parto, sia in caso di nascita sia di morte perinatale del bambino. Si tratta di un diritto autonomo e distinto spettante al padre lavoratore, accanto al congedo di paternità c.d. alternativo, che spetta soltanto nei casi di morte, grave infermità o abbandono del bambino da parte della madre;
- l'estensione del diritto all'indennità di maternità in favore delle lavoratrici autonome e delle libere professioniste, anche per gli eventuali periodi di astensione anticipata per gravidanza a rischio;
- che i datori di lavoro pubblici e privati che stipulino accordi per l'esecuzione della prestazione di lavoro in modalità agile siano tenuti a dare priorità alle richieste formulate dalle lavoratrici e dai lavoratori con figli fino a 12 anni di età o senza alcun limite di età nel caso di figli in condizioni di disabilità. La stessa priorità è riconosciuta da parte del datore di lavoro alle richieste dei lavoratori che siano caregiver;
- sanzioni per i datori di lavoro che ostacolano la fruizione del congedo di paternità obbligatoria;
- l'impossibilità, da parte dei datori di lavoro che ostacolano i diritti e le agevolazioni in favore della genitorialità, di ottenere la certificazione della parità di genere se hanno adottato tali condotte nei due anni precedenti la richiesta della certificazione stessa;
- l'aumento dei termini legati al congedo parentale:
- la durata complessiva del diritto al congedo parentale spettante al genitore solo passa da 10 a 11 mesi, nell'ottica di una maggior tutela per i nuclei familiari monoparentali;
- i mesi di congedo parentale coperto da indennità nella misura del 30% salgono da 6 a 9 in totale, fermi restando i limiti massimi di congedo fruibili dai genitori;
- aumenta da 6 a 12 anni l'età del bambino entro la quale i genitori, anche adottivi e affidatari, possono fruire del congedo parentale indennizzato nei termini appena descritti.
Condizioni di lavoro trasparenti: nuove tutele ed obblighi
In materia di condizioni di lavoro trasparenti sono previste:
- nuove tutele minime per garantire che tutti i lavoratori, inclusi quelli che hanno contratti non standard (quali rapporti di collaborazioni continuative organizzate dal committente anche tramite piattaforme, contratti di prestazione occasionale, contratti di collaborazione coordinata e continuativa, ecc.), beneficino di maggiore prevedibilità e chiarezza in materia di trasparenza delle informazioni sul rapporto di lavoro e sulle condizioni di lavoro;
- l'estensione della disciplina in materia di obblighi informativi gravanti sul datore di lavoro anche ai lavoratori impiegati con tipologie contrattuali non standard.