29/07/2024 | Beatrice Molteni
La Corte Costituzionale, con sentenza 25 luglio 2024 n. 148, dichiara l'illegittimità costituzionale dell'art. 230-bis, c. 3, c.c., nella parte in cui non prevede come familiare anche il convivente di fatto e come impresa familiare quella cui collabora anche il convivente di fatto.
Fonte: Quotidianopiù
La controversia nasceva da un'ordinanza interlocutoria con cui la Corte di cassazione, sezione lavoro, chiedeva l'intervento delle Sezioni unite al fine di chiarire se l'art. 230-bis, c. 3, c.c. (relativo ai diritti del convivente) potesse essere evolutivamente interpretato prevedendo l'applicabilità della relativa disciplina anche al convivente more uxorio, laddove la convivenza di fatto sia caratterizzata da stabilità.
I fatti
La questione aveva origine da un giudizio incardinato dinanzi al Tribunale di Fermo da una donna, nei confronti dei figli e coeredi dell'allora convivente, già coniugato con...