12/02/2024 | Gaetano Murano
La Cassazione si è pronunciata su un caso relativo alle spese per incrementi patrimoniali dando continuità all'orientamento secondo cui il giudice tributario, una volta accertata l'effettività fattuale degli specifici elementi indicatori di capacità contributiva esposti dall'ufficio, può valutarli insieme con la prova del contribuente (Cass. 5 febbraio 2024 n. 3216).
Da: QuotidianoPiù
In tema di accertamento delle imposte sui redditi, la Corte di Cassazione - con la sentenza n. 3216 del 5 febbraio 2024 - ha inteso dare continuità all'ormai consolidato orientamento secondo cui qualora l'ufficio determini sinteticamente il reddito complessivo netto in relazione alle spese per incrementi patrimoniali, la presunzione di cui all'art. 38 del DPR n. 600/1973 è legale relativa e comporta che il giudice tributario, una volta accertata l'effettività fattuale degli specifici elementi indicatori di capacità contributiva esposti dall'ufficio, non può privarli del valore connesso dal legislatore alla loro disponibilità, ma unicamente valutarli insieme con la prova che...