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Revisione del sistema degli incentivi alle imprese


16/11/2023 | Paolo Parisi

Il Governo viene delegato alla revisione del sistema degli incentivi alle imprese, delle norme di semplificazione delle relative procedure nonché alla semplificazione dei controlli sulle attività economiche (L. 160/2023).

Da: QuotidianoPiù

Premessa

Con la L. 160/2023 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 15 novembre 2023 n. 267) viene delegato il Governo in materia di revisione del sistema degli incentivi alle imprese e disposizioni di semplificazione delle relative procedure nonché in materia di termini di delega per la semplificazione dei controlli sulle attività economiche.

La legge definisce le disposizioni per la revisione del sistema degli incentivi alle imprese (inclusi gli incentivi alle imprese aventi natura fiscale) al fine di rimuovere gli ostacoli al pieno dispiegamento di efficacia dell'intervento pubblico a sostegno del tessuto produttivo mediante le politiche di incentivazione, garantendone una migliore pianificazione, organizzazione e attuazione nonché rafforzandone le capacità di sostegno alla crescita negli ambiti strategici delle politiche industriali nazionali ed europee e di perseguimento degli obiettivi di piena coesione sociale, economica e territoriale.

Il Governo è delegato ad adottare, entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi per la definizione di un sistema organico per l'attivazione del sostegno pubblico mediante incentivi alle imprese nelle forme più idonee ed efficaci a far fronte agli specifici fallimenti del mercato, a stimolare la crescita negli ambiti strategici delle politiche industriali nazionali ed europee e a ottimizzare la spesa pubblica dedicata.

Princìpi e i criteri direttivi per l'esercizio della delega

Di seguito i principi e i criteri direttivi per l'esercizio della delega:

  • stabilità nel tempo e adeguatezza,
  • programmazione degli interventi,
  • misurabilità dell'impatto,
  • coordinamento per evitare la sovrapposizione,
  • agevole conoscibilità,
  • digitalizzazione,
  • semplicità e uniformità delle procedure,
  • coesione sociale, economica e territoriale,
  • valorizzazione del contributo dell'imprenditoria femminile,
  • strategicità per l'interesse nazionale onde garantire la competitività del sistema economico nazionale,
  • possibilità per i professionisti di usufruire di specifiche misure incentivanti, ove ne ricorrano i presupposti e ove previsto.

Il Governo viene delegato ad adottare uno o più decreti legislativi per la definizione di un sistema organico degli incentivi alle imprese, con l'esclusione degli incentivi per i settori agricolo e forestale e della pesca e dell'acquacoltura, ferma restando l'autonomia delle regioni nell'individuazione di ulteriori modelli per l'attuazione di specifici interventi, nel rispetto delle diverse realtà territoriali: allo stesso Governo è affidato il compito di razionalizzare l'offerta di incentivi e armonizzare la disciplina mediante la redazione di un codice.

Princìpi e criteri direttivi di delega per la razionalizzazione dell'offerta di incentivi

Vengono elencati i princìpi e criteri specifici ai quali il Governo è tenuto ad attenersi nell'esercizio della delega, nel rispetto dell'autonomia programmatica delle regioni:

  • ricognizione e sistematizzazione delle misure di incentivazione esistenti, sulla base di una serie di criteri, che la Commissione in sede referente ha ampliato;
  • concentrazione dell'offerta di incentivi, diretta ad evitare la sovrapposizione tra gli interventi e la frammentazione del sostegno pubblico;
  • programmazione degli interventi di incentivazione da parte di ciascuna amministrazione competente per un congruo periodo temporale, adeguato alle finalità di sostegno secondo le valutazioni effettuate ex ante.


Princìpi in materia di coordinamento con gli incentivi regionali

La norma in commento contiene i principi in materia di coordinamento con gli incentivi regionali, in relazione alla politica di coesione europea e le norme adottate dal Governo nell'esercizio della delega, in riferimento alla programmazione degli incentivi, dovranno favorire la compartecipazione finanziaria delle regioni e il coordinamento e l'integrazione con gli interventi regionali. Le eventuali soluzioni di raccordo dovranno in ogni caso prevedere elementi di flessibilità per consentire alle amministrazioni il rispetto dei vincoli e dei tempi di spesa.

Il Codice degli incentivi

Vengono indicati i principi e criteri direttivi a cui il Governo deve attenersi per armonizzare la disciplina nell'ambito di un organico codice degli incentivi:

  • siano definiti i contenuti minimi dei bandi;
  • siano disciplinati i procedimenti amministrativi concernenti il riconoscimento degli incentivi alle imprese; siano rafforzate le attività di valutazione sull'efficacia degli interventi;
  • siano implementate le soluzioni tecnologiche dirette a facilitare la conoscenza dell'offerta di incentivi, la pianificazione degli interventi e le attività di valutazione;
  • sia assicurata la conformità alla normativa europea sugli aiuti di Stato, anche rafforzando le funzioni di coordinamento tra le amministrazioni;
  • sia attribuita natura privilegiata ai crediti derivanti dalla revoca dei finanziamenti e degli incentivi;
  • siano riconosciute premialità, ai fini del riconoscimento di incentivi, alle imprese che assumono persone con disabilità e valorizzano la quantità e la qualità del lavoro giovanile e femminile nonché il sostegno alla natalità; siano coinvolte le associazioni di categoria per promuovere azioni di informazione dell'offerta di incentivi. Viene autorizzata una spesa pari a 500.000 euro per il 2023 e a 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 per lo svolgimento delle attività di studio, monitoraggio e valutazione dell'attuazione delle deleghe previste dal provvedimento, nonché per le attività di valorizzazione del Registro nazionale degli aiuti di Stato, indicando la corrispondente fonte di copertura.

I decreti delegati sono adottati su proposta del Ministro delle imprese e del made in Italy, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, il Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, il Ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità e il Ministro per le disabilità, nonché di concerto con gli altri Ministri eventualmente competenti nelle materie oggetto dei medesimi decreti, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.

L. 160/2023