02/10/2023 | Gianluca Pillera
Il Decreto Proroghe ha esteso fino al 31 dicembre 2023 la possibilità di accedere allo smart working senza accordo individuale anche per i lavoratori superfragili del settore pubblico e privato. Qualora l'attività lavorativa fosse incompatibile con la prestazione da remoto, il lavoratore deve essere adibito a diversa mansione ricompresa nella stessa categoria.
Fonte: Quotidianopiù
Il governo ha deciso di prorogare fino al 31 dicembre 2023 la possibilità per i lavoratori fragili del settore pubblico e privato di lavorare in smart working. Lo prevede il Decreto Proroghe (DL 132/2023) approvato dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo e pubblicato in GU.
La proroga di tre mesi è una misura che le organizzazioni sindacali avevano espressamente richiesto al governo per tutelare i dipendenti più a rischio di contrarre forme severe di Covid-19.
Grazie a questa decisione, i lavoratori che rientrano nelle categorie previste dalla legge potranno continuare a svolgere la propria attività da remoto fino al 31 dicembre, senza subire interruzioni come sarebbe invece avvenuto con la scadenza del 30 settembre.
In particolare, è stato esteso fino a fine anno il diritto allo smart working semplificato per i dipendenti affetti da patologie che li rendono maggiormente esposti al rischio di contagio da Covid-19. Questi lavoratori fragili, che in precedenza rischiavano di perdere la possibilità di lavorare da casa dal primo ottobre, continueranno ad avere piena facoltà di svolgere la prestazione in modalità agile senza necessità di accordo individuale con il datore di lavoro.
Chi sono i superfragili
Ricordiamo che sono definiti “superfragili” i lavoratori dipendenti affetti da una patologia e/o condizione individuata dal decreto Interministeriale del 04/02/2022 (Salute, Lavoro e Pubblica Amministrazione). Qualora l'attività lavorativa fosse incompatibile con la prestazione da remoto, il lavoratore deve essere adibito a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, senza alcuna decurtazione della retribuzione in godimento.
Si tratta di una scelta importante che tutela una categoria di lavoratori particolarmente bisognosa di attenzione, soprattutto in un momento in cui, con la ripresa dei contagi, diventa ancor più necessario garantire condizioni di lavoro sicure e flessibili.
I lavoratori con figli under 14
Oltre ai dipendenti superfragili, si ricorda che le tutele speciali sono previste fino al 31 dicembre anche per i lavoratori con figli under 14. Le modifiche introdotte dal governo garantiscono dunque continuità ad un prezioso strumento di conciliazione vita-lavoro e di prevenzione sanitaria.
La possibilità di lavorare in modalità agile ha dimostrato di essere utile sia per tutelare la salute dei lavoratori più fragili, che possono così evitare rischi di contagio recandosi sul luogo di lavoro, sia per favorire il work-life balance e la conciliazione vita-lavoro di genitori con figli piccoli.
Prorogando l'accesso semplificato allo smart working per queste categorie, il decreto conferma l'attenzione del legislatore verso una modalità di lavoro che si è rivelata efficace per proteggere la salute dei più fragili e al contempo sostenere la genitorialità, consentendo una migliore gestione degli impegni familiari.
Obblighi di comunicazione
Va detto inoltre che, dal 1° settembre 2022 sono entrati in vigore nuovi obblighi di comunicazione per i datori di lavoro che attivano lo smart working per i propri dipendenti.
In particolare, chi decide di far lavorare uno o più lavoratori in modalità agile dovrà inviare al Ministero del Lavoro, in via telematica, i nominativi di tali lavoratori e le date di inizio e fine delle prestazioni in smart working. Questo adempimento, previsto dal decreto ministeriale n. 149 del 22 agosto 2022, consente di monitorare l'utilizzo del lavoro agile e la platea di lavoratori che ne beneficia. Una misura opportuna per valutare l'impatto di questa modalità innovativa sul mercato del lavoro italiano.
Caratteristiche dello smart working
Lo smart working, è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzata da una maggiore flessibilità organizzativa, fondata sulla restituzione al lavoratore di autonomia nella scelta del luogo, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte del raggiungimento di obiettivi e risultati prefissati.
Questa modalità lavorativa si basa sull'utilizzo diffuso delle nuove tecnologie che consentono di lavorare da remoto, riducendo la necessità di presenza fisica nella sede aziendale. Il lavoratore agile può organizzare il proprio lavoro in piena autonomia, bilanciando al meglio vita privata e lavoro, fermo restando il rispetto degli obblighi di presenza essenziali per il mantenimento dello spirito di squadra e della cultura aziendale.
Lo smart working rappresenta un'opportunità sia per i lavoratori, che possono incrementare la propria produttività e il proprio benessere, sia per le aziende, che possono attrarre nuovi talenti, ridurre l'assenteismo e migliorare il proprio employer branding. Tuttavia, non si tratta di un diritto assoluto del lavoratore, ma di una possibilità che deve essere regolamentata attraverso un accordo individuale scritto tra lavoratore e datore di lavoro. Tale accordo disciplina aspetti quali giornate e fasce orarie di lavoro, strumenti utilizzati, misure di sicurezza informatica e modalità di controllo da remoto. Anche la contrattazione collettiva può intervenire per definire criteri e condizioni generali di applicazione di questa modalità lavorativa.
I vantaggi per l'azienda
Lo smart working rappresenta un'importante innovazione nelle modalità di esecuzione della prestazione lavorativa, capace di coniugare maggiore flessibilità organizzativa per le imprese e miglioramento della qualità della vita per i lavoratori.
Questa modalità lavorativa, basata sull'utilizzo della tecnologia e su una maggiore autonomia nella scelta degli spazi, tempi e strumenti da parte del lavoratore, comporta benefici multifattoriali.
Per il lavoratore, i vantaggi sono molteplici:
- migliore bilanciamento tra impegni personali e professionale;
- riduzione dello stress da spostamenti casa-lavoro;
- più tempo da dedicare alla famiglia, maggiore motivazione e produttività.
Per le aziende, lo smart working permette di ridurre i costi degli spazi fisici, attirare e trattenere talenti, incrementare il benessere organizzativo e ridurre l'assenteismo.
Infine, il lavoro agile ha impatti positivi sulla società intera: decongestione del traffico urbano, riduzione dell'inquinamento atmosferico, rivitalizzazione dei piccoli borghi grazie al trasferimento di professionisti dalle grandi città, più opportunità occupazionali per categorie svantaggiate.
Uno strumento, dunque, win-win per lavoratori, imprese e collettività, i cui benefici dovranno essere preservati e potenziati attraverso un'attenta regolamentazione che ne promuova un utilizzo virtuoso e inclusivo.