In tema di locazione ad uso non abitativo, la Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi sulla validità o meno del patto con cui le parti concordano un canone superiore a quello dichiarato nel contratto (Cass. 11 maggio 2023 n. 12836).
Nei contratti di locazione ad uso non abitativo, deve considerarsi nullo il patto con il quale le parti concordano un canone superiore a quello dichiarato, anche nel caso in cui la sua previsione attenga al momento genetico e non soltanto funzionale del rapporto.
Il patto resta nullo anche se viene registrato.
Tale nullità, tuttavia, vitiatur sed non vitiat: ciò significa che riguarda soltanto il patto di maggiorazione del canone (che, pertanto, sarà insanabilmente nullo, a prescindere dall'avvenuta registrazione) e non si estende al contratto di locazione tempestivamente registrato, che rimane valido e continua ad applicarsi tra le parti.
Segnaliamo che il tema, molto rilevante sotto un profilo pratico, è stato più volte discusso in ...
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