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Dopo le assemblee di Ubs e Credit Suisse, Ermotti sale al comando. Bankitalia, indagine sulle aspettative economiche


31/03/2023 | Raffaella Polato

La settimana di Pasqua si caratterizza per le due riunioni dei soci azionisti nelle banche svizzere, recenti protagoniste della crisi con salvataggio. Mercoledì arrivano i dati sugli ordini all'industria e la produzione in Germania, da osservare con attenzione: l'Italia è il principale fornitore per la manifattura tedesca. E per il Vinitaly che chiude i battenti mercoledì è già tempo di bilanci.

Appunti & spunti per la settimana 3-9 aprile

Martedì 4 aprile – La “svolta Ermotti” post assemblee Credit Suisse e Ubs

“Non dobbiamo affrettarci a prendere decisioni di cui potremmo pentirci. Dateci un paio di mesi”. Così parlò Sergio Ermotti mercoledì scorso, 29 marzo, subito dopo essere stato nominato amministratore delegato di Ubs con un chiaro (e ovvio) mandato: lui aveva guidato il risanamento del colosso svizzero in una delle fasi più nere, risollevandolo dallo scandalo del trading che travolse il gruppo nel 2011, lui lo guiderà attraverso una sfida altrettanto delicata, ovvero l'acquisizione di Credit Suisse e l'integrazione dei due istituti. Nomina veloce perché veloce viaggia l'agenda del salvataggio. Oggi si riunisce l'assemblea Credit Suisse, domani a incontrarsi saranno gli azionisti Ubs. Ermotti si insedierà formalmente subito dopo.

Mercoledì 5 – L'industria in Germania

Tra oggi e domani la Germania diffonderà i dati degli ordini all'industria e, poi, della produzione. Dovrebbero confermare la tendenza evidenziata in gennaio, quando l'uno e l'altro hanno superato le migliori attese degli analisti: ordinativi su dell'1% su base mensile, produzione in aumento addirittura del 3,5% contro il calo del 2,4% di dicembre. A far ben sperare è anche un'indagine Ifo, appena diffusa, che indica un allentamento delle difficoltà di approvvigionamento di materiali: “Restiamo ancora lontani da una situazione di fornitura ideale – hanno spiegato dall'istituto bavarese – ma avremo un indubbio impatto positivo sulla produzione dei prossimi mesi”. Dovrebbe avvantaggiarsene anche l'Italia, principale concorrente e allo stesso tempo primo fornitore della manifattura tedesca.

Mercoledì 5 – Il bilancio di Vinitaly

Tempo di bilanci per Vinitaly, che chiude i battenti oggi. Come accade ormai da un po', intorno alla manifestazione il dibattito è acceso e sfiora spesso la polemica. Da un lato chi dice che va bene così com'è, dall'altro i sostenitori di una revisione della formula, ritenuta ormai datata e comunque troppo costosa. Approcci diversi a un obiettivo comune: continuare a sostenere la crescita e il successo dei vini italiani sui mercati internazionali. Quel che fin qui sappiamo della 55ª edizione è che hanno partecipato più di 4 mila aziende in rappresentanza di tutto il made in Italy enologico e di oltre 30 nazioni. Da stasera il conto dei visitatori e, soprattutto, una prima quantificazione del business.

Giovedì 6 – L'indagine Bankitalia sulle aspettative

Torna l'Indagine trimestrale della Banca d'Italia sulle aspettative di inflazione e crescita. L'ultima è stata diffusa a metà gennaio e fotografava così il clima tra gli imprenditori: attese di inflazione ancora al rialzo e, però, miglioramenti sul fronte della domanda. Poi è effettivamente andata così. Ora “l'attesa sulle attese” scommette su ulteriore crescita ma anche sui primi segnali di rientro dei prezzi.