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Jerome Powell e la Fed alla prova dei tassi. Il Consiglio Ue e la crisi delle banche


17/03/2023 | Raffaella Polato

Proseguono nella settimana le riunioni dei cda che approvano i bilanci annuali: tra i big martedì tocca a Pirelli, fresca di accordo con Brembo. E sabato, Confindustria presenta le previsioni sull'economia italiana.

APPUNTI & SPUNTI per la settimana 20-26 marzo

Martedì 21 – Una settimana di bilanci

Da oggi a venerdì il calendario delle società quotate è fittissimo di consigli d'amministrazione convocati per approvare i bilanci 2022. Tra i big chiamati ad esaminare i conti: la Pirelli fresca di accordo “tricolore” tra Marco Tronchetti Provera e la Brembo di Alberto Bombassei.

Martedì 21 – La fiducia degli investitori e la Bce…

Come la mettiamo adesso, anche in Europa, con la fiducia? Esempio. Oggi da Mannheim l'istituto Zew comunicherà quale clima segnala il barometro tra gli investitori. È un indicatore mensile. Una settimana fa, tutti avrebbero scommesso su aspettative via via più ottimiste. Poi è arrivata la Silicon Valley Bank. Subito dopo, Crédit Suisse. Infine, e qui siamo al bivio inflazione-recessione, il rialzo tassi da 0,50 punti deciso dalla Bce. Proprio perché largamente annunciata, la decisione non poteva che far salire le polemiche sulla mancanza di flessibilità della Banca centrale. O forse, meglio, sul disastro comunicativo in quel di Francoforte: è evidente che, dopo mesi passati ad anticipare non solo che il board di marzo avrebbe continuato nella politica rialzista ma la stessa entità del nuovo ritocco, Christine Lagarde (e i falchi cui si è allineata) non poteva smentirsi. Ne andava della credibilità dell'Eurotower. Che, comunque, non è certamente ai massimi. Per tornare da dove siamo partiti: la fiducia degli investitori non potrà non risentire (anche) di questo.

Mercoledì 22 – …poi riflettori su Powell

Dalla Bce alla Fed. Tocca a Jerome Powell, oggi, decidere sui tassi. Una settimana dopo il crack della Silicon Valley Bank in California e della Signature Bank a New York, e a qualche giorno di distanza dal salvataggio della First Republic Bank, i mercati si chiedono se anche la Federal Reserve manterrà la sua aggressiva politica di rialzi o se, invece, allenterà un po' la presa per cercare di disinnescare i rischi di contagio delle crisi bancarie. Le scommesse propendono per la seconda ipotesi: tassi su di appena un quarto di punto, secondo gli analisti. Ma non sarebbe la prima volta che vengono smentiti.

Giovedì 23 – Economia e sbarchi al Consiglio Ue

C'è almeno una cosa su cui in questi giorni tutti, all'interno della Ue, si dicono d'accordo: “Le banche europee sono estremamente solide,” lontanissime “dalla situazione di alcuni istituti americani” (citazione da governatore della Banca di Francia, François Villeroy de Galhau). Vero. Le regole e i controlli Bce garantiscono infinitamente più delle regole e dei controlli Fed. Però si è visto (e si continuerà a vedere) quanto poco contino queste differenze nelle reazioni delle Borse. Perciò, pur se nell'ordine del giorno il tema fin qui non compare (c'è il solito, generico “competitività, mercato unico, economia”), è chiaro che anche di questo si discuterà al Consiglio Ue di oggi e domani. Di questo e di un altro argomento a sua volta ignorato dall'agenda ufficiale: del resto come spiegare, all'indomani della tragedia di Cutro, che su immigrazione e sbarchi clandestini l'Europa non riesce proprio ad andare oltre i singoli interessi nazionali?

Sabato 25 – Le previsioni di Confindustria

Confindustria presenta il tradizionale Rapporto di previsione del Csc, il suo Centro studi. Titolo: “L'economia italiana tra rialzo dei tassi e inflazione alta”. Era stato scelto prima dei focolai di crisi bancarie negli Usa e conseguente incendio sui mercati finanziari. È sempre valido, naturalmente, e non c'è alcuna di ragione di cambiarlo. Ma un nuovo capitolo di analisi (e di preoccupazione?) verrà altrettanto naturalmente aggiunto.