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Gli ultimi conti delle banche italiane e il confronto Usa-Cina


03/02/2023 | Raffaella Polato

Dopo i big Unicredit e Intesa arrivano in settimana le trimestrali degli altri principali istituti di credito nazionali. A livello internazionale, attenzione rivolta a Pechino e a Washington. Nella capitale cinese c'è l'incontro del segretario di Stato americano Anthony Blinken con il suo omologo Qin Gang, mentre in quella americana martedì è atteso il discorso sullo stato dell'Unione del presidente Joe Biden. In Europa il Consiglio Ue è una prova importante sul piano politico per l'Italia che venerdì è sotto l'esame dell'Istat con la nota sull'andamento mensile dell'economia.

APPUNTI & SPUNTI per la settimana 6-10 febbraio

Lunedì 6 febbraio

A Pechino prove di dialogo Cina-Usa...

È arrivato ieri, a Pechino, ripartirà stasera. La visita del segretario di Stato Anthony Blinken al suo omologo cinese Qin Gang non è una missione qualsiasi, evidentemente, in un quadro geopolitico che vede Vladimir Putin annunciare una prossima visita di Xi Jinping a Mosca (dettaglio forse non secondario: i cinesi non hanno ancora confermato) e in uno scenario economico che registra la riapertura della Cina ai mercati globali. Mettiamola così: dopo che Biden a Xi, al G20 indonesiano di novembre, si erano impegnati «a mantenere linee di comunicazione aperte», l'incontro Blinken-Qin sarà un test per capire se davvero le relazioni bilaterali possano imboccare strade un po' meno contrapposte.

Martedì 7 febbraio

… e a Washington il discorso di Biden

Quale tendenza indichi il barometro aggiornato delle relazioni Washington-Pechino, il mondo lo saprà probabilmente in presa diretta. E direttamente dal presidente americano Joe Biden: oggi è il giorno del Discorso sullo stato dell'Unione. Il tema dei rapporti con la Cina è uno tra i più caldi.

Le conference call dei banchieri

Tempo di bilanci. E di conference call. Questa sarà una settimana dominata dai banchieri. Tra chi incontrerà gli analisti per presentare i dati 2022: i vertici di Banco Bpm (oggi), di Mps, Banca Mediolanum e Bper (domani), Ifis (giovedì), Illimity (venerdì).

Giovedì 9 febbraio

La tela di Meloni per il Consiglio Ue

I risultati li vedremo ma, obiettivamente, Giorgia Meloni ha messo la macchina al lavoro a pieni giri per preparare al meglio la due giorni del Consiglio Ue. Del resto è un appuntamento particolarmente delicato, per l'Italia, interessata più da vicino di altri Paesi ai due principali temi sul tavolo: l'eterna questione dei flussi migratori da un lato, dall'altro una nuova disciplina degli aiuti di Stato che consenta all'Europa delle imprese di rispondere agli Usa e al loro Inflation Reduction Act. Mentre gli sherpa preparavano le basi, su più fronti, la premier si è spesa in prima persona con una serie di incontri bilaterali dal fine evidente: rafforzare alleanze utili a sostenere le istanze italiane. Così vanno letti gli incontri di questa settimana con il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, il viaggio a Berlino per il bilaterale con Olaf Scholz e quello a Stoccolma per il faccia con il premier svedese - nonché presidente di turno a Bruxelles - Ulf Kristersson. Potrebbe essere stato solo un assaggio. A stretto ridosso del Consiglio non è escluso un altro bilaterale chiave: a Parigi, con Emmanuel Macron.

Venerdì 10 febbraio

Il punto sull'economia italiana

Oggi l'Istat comunica i dati sulla produzione industriale a dicembre e, soprattutto, la nota mensile sull'andamento generale dell'economia. Fotograferà la situazione in gennaio. Tutte le previsioni indicano un quadro migliore rispetto alle aspettative. La crescita, per esempio: fino a non molte settimane fa era data in territorio negativo, come negli ultimi mesi del 2022 (anche quelli comunque chiusi con numeri migliori delle attese), ora si scommette su un ritorno «anticipato» del segno più. Vedi l'indice Pmi di S&P Global, diffuso pochi giorni fa: dalla quota 48,5 di dicembre, e dopo sei mesi consecutivi di risultati inferiori a 50 (lo spartiacque tra sviluppo e contrazione), è risalito a 50,4. S&P li chiama «segnali di stabilizzazione».