27/01/2023 | La Redazione
In occasione dell'incontro del 26 gennaio 2023 con la stampa specializzata, l'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in tema di sanatoria del credito d'imposta ricerca e sviluppo, confermando la possibilità di effettuare un riversamento anche parziale per i verbali consegnati dopo il 22 ottobre 2021.
Fonte: QuotidianoPiù
Nel caso in cui l'utilizzo del credito d'imposta per ricerca e sviluppo sia già stato constatato con un atto istruttorio, ovvero accertato con un atto di recupero crediti, ovvero con un provvedimento impositivo, non ancora divenuti definitivi alla data del 22 ottobre 2021, il riversamento deve obbligatoriamente riguardare l'intero importo del credito oggetto di recupero, accertamento o constatazione, senza applicazione di sanzioni e interessi e senza possibilità di applicare alcuna rateazione (art. 5 c. 12 DL 146/2021).
A tal proposito, è stato chiesto all'Agenzia delle Entrate se fosse possibile procedere a riversamento parziale e fruire di eventuale rateazione in caso di notifica di processo verbale di constatazione avvenuta dopo la data del 22 ottobre 2021.
L'Agenzia delle Entrate, ricordando che con il Provv. AE 1° giugno 2022 n. 188987, è stata data attuazione alla procedura di regolarizzazione in argomento, precisa che per i processi verbali di constatazione consegnati fino al 22 ottobre 2021 (data di entrata in vigore del DL 146/2021), il riversamento deve obbligatoriamente riguardare l'intero importo del credito oggetto di recupero, accertamento o constatazione, senza applicazione di sanzioni e interessi e senza possibilità di applicare la rateazione di cui all'art. 5 c. 10 DL 146/2021.
Con riferimento, invece, ai verbali consegnati dopo il 22 ottobre 2021, l'Agenzia delle Entrate ritiene ammessa la possibilità di effettuare anche una sanatoria parziale dei rilievi indicati nei verbali medesimi, sulla base di autonome valutazioni del contribuente, che saranno successivamente oggetto di controllo da parte degli Uffici competenti, e di fruire della relativa rateazione. È quanto chiarito dall'Agenzia delle Entrate in occasione dell'incontro del 26 gennaio 2023 con la stampa specializzata.