Integra mobbing il ripetuto trasferimento a nuovi incarichi
01/12/2022 | Federico Manfredi
La Cassazione è tornata a chiarire gli elementi integranti il mobbing, ribadendo che il reiterato trasferimento a nuovi incarichi del dipendente in via punitiva può rappresentare una fattispecie vessatoria quando i provvedimenti datoriali risultino irrazionali ed ingiustificati (Cass. 28 ottobre 2022 n. 32018).
Il mobbing
Sebbene il termine “mobbing” sia ormai largamente in uso tanto nel linguaggio giuridico come nel parlare comune, è ben noto che trattasi di fattispecie priva di fonti normative dirette. Al contrario, la nozione di mobbing rimane tutt'ora frutto dell'elaborazione di giurisprudenza e dottrina, che è giunta alla definizione della fattispecie a seguito di una copiosa interpretazione a mosaico.
L'ordinamento giuridico, infatti, predispone vari strumenti di diritto comune, per garantire la tutela dei diritti della persona nei luoghi di lavoro. Già la Carta Costituzionale, all'art. 32, tutela il diritto alla salute, quale diritto fondamentale dell'individuo nonché interesse della collettività. L'art. 2087 c.c.., poi, con riguardo alle condizioni di lavoro, impone al datore di tutelare l'integrità psicofisica e la personalità morale del lavoratore.
In particolare, il mobbing viene definito come l'insieme di quei comportamenti...