30/09/2022 | La Redazione
Il MEF, con il comunicato del 30 settembre 2022, ha indicato la sezione in cui reperire i nuovi indirizzi PEC e PEO delle Corti di Giustizia Tributaria, che saranno attivi dal 3 ottobre 2022.
Fonte: QuotidianoPiù
In attuazione della riforma della giustizia tributaria (L. 130/2022), recante disposizioni sulla riforma dell'ordinamento e del processo tributari, dal 3 ottobre 2022 saranno attivati i nuovi indirizzi di posta elettronica certificata (PEC) e posta elettronica ordinaria (PEO) delle neocostituite Corti di Giustizia Tributaria.
I nuovi recapiti PEC e PEO, come indicato nel comunicato del MEF del 30 settembre 2022, sono consultabili nella sezione “Sedi delle Corti di Giustizia Tributaria” presente nel menu “Corti di Giustizia Tributaria” del sito del MEF. Nella suddetta sezione è possibile reperire, per ogni CGT, le seguenti informazioni:
- bacheca con le news e le comunicazioni di servizio della stessa;
- sezione "come raggiungerci" con le informazioni dei mezzi pubblici e la mappa interattiva;
- servizio di prenotazione e di disdetta appuntamenti on-line;
- sezioni con l'elenco completo dei suoi componenti;
- elenco dei decreti di mancato funzionamento in caso di interruzione del servizio per eventi di carattere eccezionale.
I nuovi indirizzi e le informazioni relative alle Corti di Giustizia Tributaria saranno pubblicati contestualmente anche sull'Indice dei domicili digitali della Pubblica Amministrazione e dei Gestori di Pubblici Servizi (IPA).
Dal 3 ottobre, pertanto, sono disattivate tutte le precedenti caselle di posta elettronica delle ex Commissioni Tributarie.
Si ricorda che la riforma della giustizia tributaria, in vigore dal 16 settembre 2022, ha previsto una nuova denominazione dei giudici tributari, in seguito alla quale la denominazione “Corte di Giustizia Tributaria di primo Grado” e “Corte di Giustizia Tributaria di secondo Grado” hanno sostituito rispettivamente la “Commissione Tributaria Provinciale” e la “Commissione Tributaria Regionale”.
È stata inoltre disposta, per i ricorsi notificati dal 1° gennaio 2023, la competenza al giudice monocratico per tutte le controversie di valore fino a € 3.000 (da calcolarsi secondo i criteri di cui all'art. 12 c. 2 D.Lgs. 546/92), escludendo in ogni caso le controversie di valore indeterminabile (es. le liti di natura catastale).