30/09/2022 | Fioranna Negri
Il principio contabile internazionale, studiato per le piccole e medie imprese, è stato posto in consultazione al fine di aggiornare l’ultima stesura del documento con tutte le variazioni intervenute negli IAS/IFRS completi ad esso correlati. La consultazione si chiude il 7 marzo 2023.
Gli obiettivi degli IFRS for SME
L’International Accounting Standards Board (“IASB”), con la formulazione dei principi contabili internazionali, originariamente pensati per uniformare i bilanci delle società quotate, si era posto il problema di come facilitarne l’applicazione per le piccole e medie imprese, posto che lo standard setter di riferimento è piuttosto corposo e non sempre di facile applicazione. Le PMI, inoltre, non sempre hanno una struttura organizzativa e contabile sufficientemente articolata per rispettarne tutte le regole che spesso risultano, obiettivamene, ridondanti per la realtà che deve essere rappresentata e per i destinatari interessati a tali informazioni, per lo più rappresentati dalle banche e dagli istituti finanziari in genere, dai dipendenti, dai clienti e dai fornitori e poi, in ultima analisi, anche dalla pubblica amministrazione.
Con lo scopo, quindi, da un lato di semplificare la redazione dell’informativa finanziaria delle piccole e medie imprese e dall’altro di individuare, comunque, una metodologia di riferimento che consentisse di comparare i bilanci fra di loro, lo IASB ha deciso di estendere i principi contabili IAS/IFRS anche alle piccole e medie imprese, introducendo delle semplificazioni che li rendessero meno stringenti e di conseguenza anche meno onerosi per le imprese.
Il percorso pubblico di tale adattamento è iniziato nel 2007 con la pubblicazione dell’Exposure draft “IFRS for Small and Medium sized Etities” (“IFRS for SME”), il cui obiettivo principale era quello di rendere comparabile, a livello internazionale, la rendicontazione economico-finanziaria delle SME, indipendentemente dal settore di appartenenza, tenendo in considerazione la necessità di:
- individuare le effettive necessità di informativa degli utilizzatori di tali bilanci;
- definire dei principi contabili che tutte le piccole e medie imprese potessero effettivamente applicare;
- disegnare uno standar setter di riferimento dei principi contabili internazionali (IFRS).
Andreas Barckow, presidente dello IASB, ha dichiarato nel 2022: “Il principio contabile IFRS per le PMI è sempre stato quello di mantenere i requisiti contabili il più semplice possibile ed economicamente vantaggioso per le società idonee. Questi aggiornamenti proposti rispondono al feedback su come mantenere aggiornato lo Standard mantenendone la semplicità.”
Le piccole e medie imprese
L’IFRS per le PMI non dà una definizione delle Small and Medium sized Etities (“SME”), poiché stabilisce che “la decisione sulle entità che devono o possono utilizzare i principi dello IASB è demandata alle autorità legislative e di regolamentazione nonché agli organismi di normazione contabile dei singoli ordinamenti giuridici.” Il principio contiene però una descrizione generale delle piccole e medie imprese che le individua come entità che:
- non rappresentano un interesse diffuso , in linea di massima, non sono quotate, non sono Enti di Interesse pubblico (“E.I.P.”) quali banche, enti finanziari in genere e società di assicurazioni e hanno, di solito, un azionariato ristretto;
- pubblicano bilanci redatti per uso pubblico per utilizzatori esterni. Tra gli esempi di utilizzatori esterni rientrano i soci non coinvolti nella gestione dell’attività aziendale, i creditori esistenti e potenziali nonché le agenzie di rating.
Il principio non contiene un limite alla dimensione di un'entità che può utilizzare gli IFRS per le PMI, l’unica condizione posta è che tale entità non abbia una “responsabilità pubblica”.
Alcune caratteristiche degli IFRS for SME
Il principio sottolinea che l’obiettivo del bilancio di un’impresa di piccole e medie dimensioni è quello di fornire informazioni sulla sua situazione patrimoniale, finanziaria, ed economica e sui suoi flussi finanziari, in quanto sono informazioni utili per i terzi interessati ad assumere decisioni economiche che riguardano l’impresa e “non sono nella posizione di richiedere informazioni atte a soddisfare le proprie particolari necessità informative.”
Al fine di garantire un allineamento degli IFRS per le piccole e medie imprese con il corpus completo dei principi contabili internazionali, lo IASB ha stabilito che gli IFRS per le PMI dovrebbero essere aggiornati e revisionati almeno una volta ogni tre anni, decidendo, in questo modo, che gli IFRS for SME avrebbero anche potuto non essere aggiornati tempestivamente ad ogni modifica apportata al set completo degli IFRS, anche in considerazione del fatto che non è scontato che tale modifica sia rilevante o applicabile anche alle piccole e medie imprese.
Sulla base di tale valutazione lo IASB ha stabilito che una modifica apportata ai principi contabili internazionali debba essere valutata caso per caso per stabilire, se e in quale misura, possa costituire un aggiornamento anche degli IFRS per le PMI. Lo IASB ha, inoltre, deciso che lo stesso processo valutativo riservato per le modifiche degli IFRS completi è adottato anche per le “problematiche specifiche portate alla sua attenzione relativamente a possibili modifiche all'IFRS per le PMI”, che, se di natura rilevante, possono dar corso ad un intervento modificativo sul principio anche prima della decorrenza del triennio pianificato.
Sulla base di questa strategia il Board aveva avviato:
- una rivisitazione nel 2012, a conclusione della quale, nel 2015, erano stati pubblicati gli emendamenti agli IFRS for SME, entrati in vigore il 1° gennaio 2017;
- la revisione triennale nel 2019, con l’obiettivo di valutare le modifiche nel frattempo apportate agli IFRS completi e stabilire se queste ultime dovessero essere riproposte anche negli IFRS for SME e, in caso affermativo, in che modo, affinchè fossero effettivamente applicabili dalle piccole e medie imprese.
Gli aggiornamenti degli IFRS for SME proposti dallo IASB
Le modifiche proposte per riflettere i miglioramenti apportati agli IAS/IFRS completi riguardano tutte le n. 35 sezioni del principio contabile per le PMI. Le osservazioni e i commenti devono pervenire entro il 7 marzo 2023, data in cui si chiude la consultazione. Le variazioni principali contenute nell’exposure draft riguardano:
- la definizione di responsabilità pubblica: lo IASB propone di chiarire meglio il concetto di responsabilità pubblica, che, come sopra anticipato, costituisce un requisito basilare per l’utilizzo o meno degli IFRS for SME; in particolare il Board osserva che banche, unioni di credito, compagnie di assicurazione, intermediari/operatori di valori mobiliari, fondi comuni di investimento e banche di investimento sono spesso responsabili pubblicamente, così come lo sono anche entità per le quali vi è un alto grado di interesse da parte di stakeholders esterni all'ente;.
- la definizione di controllo: il Board propone di allineare il principio all'IFRS 10 “Bilancio consolidato” e sulla base di questo principio adottare il concetto di “controllo” come unico requisito per stabilire la necessità di redigere il bilancio consolidato da applicare a tutte le società controllate. Per semplificare l’individuazione dell’esistenza o meno del controllo, lo IASB propone di stabilire l’esistenza del controllo quando un investitore possiede più della maggioranza dei diritti di voto di una partecipata;
- la svalutazione delle attività finanziarie: l’ipotesi avanzata dal Board è quella di continuare a valutare l’esistenza o meno di una perdita di valore utilizzando il modello adottato per la valutazione dei crediti commerciali e richiedere un modello di perdita attesa per tutte le altre attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
- la stima del fair value: lo IASB propone di allineare il principio per le PMI all'IFRS 13 “Valutazione del fair value”. A parere del Board, adottando tale allineamento, i requisiti su quando utilizzare la stima del fair value non subirebbero delle modifiche rispetto a quelli oggi richiesti;
- ricavi dai contratti con i clienti: la proposta avanzata dallo IASB è quella di allineare il principio per le PMI all'IFRS 15 “Ricavi provenienti da contratti con i clienti”. Il modello da applicare si basa sulle cinque fasi dell'IFRS 15, con l’introduzione di alcune semplificazioni che non alterano i principi generali del principio stesso;
- benefici per i dipendenti: il Board propone di eliminare il paragrafo del principio contenente le semplificazioni valutative delle obbligazioni a benefici definiti; la semplificazione, adottabile dalle imprese che non sono in grado di utilizzare il metodo della proiezione unitaria del credito, prevede che “per valutare l’obbligazione e il costo derivanti dai piani a benefici definiti” è possibile ricorrere ad alcune semplificazioni sostanzialmente legate alle proiezioni; nel caso l’impresa utilizzi tali semplificazioni deve, tuttavia, includere sia i benefici maturati sia i benefici non maturati nella valutazione della propria obbligazione per benefici definiti (paragrafo 28.19, IFRS for SME).